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Ancora pochi giorni per persone bisognose di assistenza e famiglie per recuperare il 19% di quanto speso nel 2018 per i servigi di una badante o di un altro collaborare domestico addetto alla cura di soggetti non autosufficienti, anziani piuttosto che invalidi. Il 27 luglio prossimo scade il termine per la presentazione del modello 730/2019 e proprio questo modello fiscale risulta essere lo strumento utile per sfruttare quello che a tutti gli effetti è un vantaggio fiscale importante. Naturalmente non tutti possono sfruttare la detrazione che ha regole precise e dettagliate e soprattutto, occorre considerare che esiste il limite massimo recuperabile per via della franchigia. Quanto si recupera scaricando il costo della badante? Un argomento molto importante che riguarda un nutrito numero di famiglie.
La detrazione del 19% e la franchigia imposta
Con il 730 si possono scaricare le spese sostenute per la badante durante l’anno fiscale precedente quello in cui si presenta la dichiarazione. Pertanto, adesso si sfrutta la detrazione su quanto sono nel 2018. Le famiglie che hanno sostenuto questi costi possono recuperare fino a 400 euro, o meglio fino a 399 euro. Il tetto massimo di spese scaricabili nelle dichiarazioni dei redditi, alla voce detrazione per le spese di assistenza soggetti non autosufficienti è fissato a 2.100 euro. Questa la cifra massima di spese che possono essere inserite e che danno diritto al rimborso fino a 399 euro. Nel caso in cui questi soldi producano un credito per la famiglia o per il soggetto bisognoso di assistenza, se pensionato, riceverà il rimborso direttamente sul proprio rateo di pensione del mese di agosto. Per chi invece è lavoratore dipendente, come il caso di un figlio che si accolla il costo della badante di un genitore, il rimborso fiscale arriva in busta paga nel mese di luglio.
Per i contributi previdenziali c’è la deduzione di imposta
Dal punto di vista tecnico il fisco nostrano offre questa agevolazione alle persone in stato di non autosufficienza o ai loro familiari. Come dicevamo, si tratta della detrazione delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale cioè le badanti.
La detrazione può essere fruita nella dichiarazione dei redditi per le spese sostenute anche per familiari non a carico. Non rientrano nella detrazione le spese per il pagamento dei contributi previdenziali, che invece sono agevolabili come deduzione. In pratica la detrazione è uno sconto sulle tasse, mentre la deduzione è una agevolazione che abbatte il montante su cui si calcolano le tasse. In parole povere, i contributi previdenziali versati per la badante possono essere dedotti dalla somma dei redditi su cui si calcolerà l’Imposta da pagare, cioè l’Irpef. Le spese detraibili invece sono una cifra che si scorpora dal risultato della dichiarazione dei redditi, cioè dall’Irpef da pagare.
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