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In presenza di genitori anziani o di un familiare bisognoso di continua assistenza la Legge 104 assicura ai contribuenti il diritto a permessi retribuiti. Accade di frequente che il cordone sanitario e assistenziale di cui gode il disabile o l’anziano non più autonomo non si riveli sufficiente a rispondere alle esigenze quotidiane. Il reclutamento di badanti e operatori addetti alla cura non sempre riesce a garantire l’espletamento di ogni mansione necessaria.

Per quanto si assoldi un esercito di collaboratori e assistenti, restano assai impegnative le cure da dispensare ai soggetti affetti da patologie invalidanti. I parenti prossimi di soggetti che presentano evidenti compromissioni del funzionamento psicofisico spesso devono intervenire in prima linea per assicurare condizioni di benessere.

Si rivela pertanto scontato che si chiedano quando si ha diritto ai permessi della Legge 104 per un familiare o per assistenza a genitori anziani. Vi sono mansioni, situazioni e pratiche burocratiche che il personale sanitario o assistenziale non può sbrigare e che richiedono il diretto coinvolgimento del parente.

Quando si ha diritto ai permessi della Legge 104 per un familiare o per assistenza a genitori anziani

L’articolo 33 del Decreto Legislativo 151/2001 unitamente all’articolo 33 della Legge 104/92 disciplinano la normativa relativa ai disabili e ai loro familiari. Oltre ai soggetti affetti da menomazioni psicofisiche, la Legge 104/92 tutela e assicura agevolazioni a genitori e parenti di disabili e invalidi. Nello specifico, i  genitori di figli con grave disabilità, coniuge, parenti e affini di 2° grado, nonché parenti e affini di 3°grado.

I familiari e gli affini che devono prestare cura e assistenza a disabili e invalidi possono fruire del diritto a permessi retribuiti. Qualunque lavoratore dipendente pubblico o privato che sia genitore, coniuge, convivente o parente di 2° grado del disabile o dell’invalido può goderne. La richiesta di giorni o di ore di permesso retribuito deve essere inoltrata all’Istituto di Previdenza Sociale.

A seguito dell’epidemia del Covid-19 e dell’emergenza sanitaria è diventato sempre più complesso il reclutamento di personale preposto alla cura e all’assistenza. L’Inps ha pertanto provveduto a garantire maggiore sostegno ai familiari portando a 18 i giorni complessivi di permessi retribuiti per i lavoratori.

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