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Il bonus di 600 euro pagato a marzo ai lavoratori autonomi sarà rinnovato per due mesi. Per la mensilità di aprile l’Inps effettuerà un versamento automatico di altri 600 euro a chi già ne aveva fatto richiesta per marzo. Per il mese di maggio, invece, il bonus sarà incrementato e portato fino a mille euro.

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Ma sarà introdotta una “condizionalità”. Avrà diritto all’aiuto soltanto chi potrà dimostrare di aver subito una riduzione del suo fatturato del 33 per cento nel bimestre marzo-aprile. È soltanto una delle novità che sono contenute nella bozza del decreto anti-crisi che il governo dovrebbe approvare in settimana. Il testo prevede anche l’introduzione del Reddito di emergenza. L’assegno andrà da 400 a 800 euro a seconda della composizione del nucleo familiare.

Per poterlo richiedere sarà necessario essere residenti in Italia, aver conseguito un reddito nel mese precedente alla richiesta del sussidio non superiore al sussidio stesso e, infine, avere un patrimonio mobiliare (come per esempio conti correnti o postali) non superiore a 10.000 euro, aumentati di 5 mila euro per ogni componente del nucleo familiare fino ad un massimo complessivo di 20.000 euro.

Il provvedimento prevede poi, a partire da luglio, dei requisiti meno stringenti per accedere al Reddito di cittadinanza (Isee a 10 mila euro). La bozza di decreto allunga, inoltre, il divieto di licenziamenti per altri tre mesi, oltre ai due mesi già decisi con il cosiddetto decreto di marzo. Le imprese che hanno effettuato licenziamenti potranno, senza sanzioni, trasformarli in Cassa integrazione. La stessa Cig Covid-19, viene estesa fino a 18 settimane. Vengono prolungati gli altri aiuti, dai congedi straordinari retribuiti al 50% e il bonus baby sitter che sale a 1.200 euro.

Baby sitter
L’assegno sale
a 1.200 euro
e sarà esteso

Il bonus baby sitter, l’assegno da 600 euro per aiutare i genitori che hanno minori in casa a causa del lockdown, sarà rifinanziato. L’importo verrà aumentato a 1.200 euro, ma chi ha già utilizzato 600 euro ne potrà usare solo altri 600. Ma con una novità. I soldi potranno essere impiegati anche per iscrivere i bambini a centri estivi o, come dice la bozza di decreto, «ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia». Per i medici, gli infermieri e gli operatori socio sanitari del servizio pubblico e privato accreditato il bonus è incrementato da 1.000 euro a 2.000 euro.

Figli
Quindici giorni
in più di congedo
a metà stipendio

Tra le novità molto attese del nuovo decreto di maggio, c’è anche l’allungamento dei congedi retribuiti al 50 per cento dello stipendio per i genitori che si trovano in isolamento domestico e con le scuole chiuse. Il periodo massimo del congedo passerà da 15 giorni ad un mese. Il congedo potrà essere fruito dal 5 marzo scorso fino al prossimo 30 settembre. Questo significa che chi ha già utilizzato 15 giorni nel periodo che va dal 5 marzo ad oggi, ne potrà usare altri 15 entro il 30 settembre. I congedi potranno essere usufruiti dai genitori che hanno figli di età non superiore ai 12 anni.

Lavoro
La Cig viene
allungata
a 18 settimane

La cassa integrazione in deroga per l’emergenza covid-19 viene estesa da 9 settimane a 18 settimane «per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 ottobre 2020», spiega la bozza del decreto anti crisi di maggio. Vengono inoltre prorogate per altri due mesi le indennità Naspi e Dis-Coll che scadono tra il primo febbraio 2020 e il 30 aprile 2020. Vengono previste anche delle norme di semplificazione per permettere all’Inps di pagare in tempi più stretti le indennità. Inoltre viene sospeso il contributo addizionale per i contratti a tempo determinato rinnovati entro la data del 31 agosto. 

Disabili
Altri 12 giorni
di permesso
con la legge 104

Nella bozza del decreto anti-crisi di maggio, c’è un’altra misura molto attesa dalle famiglie che hanno disabili a loro carico. Vengono infatti prorogati anche i giorni straordinari per chi deve accudire un portatore di handicap. Per i mesi di maggio e giugno sarà possibile usufruire, complessivamente, di altri 12 giorni di congedo. In questo caso, in realtà, si tratta di una riduzione delle giornate di permesso retribuito rispetto a quanto era stato stabilito dal primo decreto, quello di marzo, visto che in quell’occasione i 12 giorni valevano per ogni singolo mese (marzo e aprile). 

Colf e badanti
A chi perde 
il posto un aiuto
fino a 600 euro

La bozza di decreto prevede che ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla data del 23 febbraio 2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva non superiore a 20 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 400 euro, per ciascun mese. Ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla medesima data, uno o più contratti di lavoro di durata complessiva superiore a 20 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 600 euro, per ciascun mese. 

Centri estivi
Detrazione
di 300 euro
per la frequenza

Tra le novità della bozza del decreto anti crisi che vedrà la luce nei prossimi giorni, c’ anche una detrazione fiscale per l’iscrizione dei figli ai centri estivi. Una detrazione fino a 300 euro che potrà essere usufruita da chi ha in carico minori fino a 16 anni. Lo sconto fiscale vale per le spese sostenute durante l’anno corrente. Ma ci saranno dei limiti al loro utilizzo. Potranno farne richiesta le famiglie con redditi fino a 36 mila euro, e la detrazione potrà coprire solamente la parte di spese non coperte da «eventuali altri contributi pubblici» (compreso il bonus baby sitter).

Contratti
Stop al balzello
per quelli
a termine

Nella bozza di provvedimento sono contenute diverse norme che riguardano i contratti. C’è innanzitutto, una estensione fino a 5 mesi (dai precedenti due mesi) del divieto di licenziamento da parte delle imprese. Viene poi sospesa fino al 31 agosto la norma del decreto dignità che impone ai datori di lavoro un contributo addizionale dello 0,5% sui rinnovi dei contratti a tempo determinato. Infine chi a inizio emergenza ha licenziato per «giustificato motivo oggettivo» potrà ritirare il recesso facendo contestualmente richiesta di Cig in deroga dalla data del licenziamento, a prescindere dal numero di dipendenti dell’impresa.

Imprese
Sorveglianza
per i dipendenti
a rischio 

Fino alla cessazione dello stato di emergenza, «i datori di lavoro pubblici e privati assicurano la sorveglianza sanitaria eccezionale dei lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, anche da patologia Covid-19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita». Per i lavoratori che risultino «temporaneamente inidonei alla mansione» è riconosciuta un’indennità pari all’80% della retribuzione, erogata dall’Inps. Previsto un piano di assunzioni straordinarie da parte dell’Inail.

 

Ultimo aggiornamento: 08:02

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